• +39 081/8143442 - 39 334/9176668
  • info@caffebrasilena.it

La storia del Caffè

La storia del Caffè

DI Brasilena Caffè – L’apparizione delle prime piante di caffè risalirebbe a più di mille anni fa. Da alcune ricerche si desume la tendenza generale a situare la scoperta dell’arbusto nell’anno 858, in Etiopia, sull’altopiano abissino. I nomadi preparavano una bevanda con un decotto di frutti raccolti sugli arbusti. Il liquido così ottenuto, utilizzato come rimedio energetico e stimolante, sembrava fare a caso loro. Facevano inoltre essiccare i chicchi al sole, macinandoli poi in modo grossolano mescolandoli con il grasso per ottenere delle gallette facili da trasportare durante le loro migrazioni.

Tuttavia la storia del chicco di caffè non sarebbe completa se si tacessero le innumerevoli leggende, frutto, per alcuni, di fatti realmente accaduti. La storia più credibile è senz’altro quella di Kaldi, il pastore dello Yemen. All’alba, decise di partire alla ricerca delle capre che sorvegliava, preoccupato in quanto non vedeva giungerle; le ritrovò agitatissime e piene d’energia. Incuriosito dal loro strano comportamento, le segui notando che le capre sembravano gustarsi i piccoli frutti di un arbusto che cresceva con grande abbondanza nella regione. Kaldi ne raccolse alcuni e li portò al monastero di Chehodet dove, i monaci prepararono un decotto con questi frutti. Stupiti dall’effetto eccitante del liquido che li teneva svegli durante le veglie di preghiera, chiamarono questa bevanda “qahwa” in memoria del sovrano persiano Kavus Kai che sarebbe asceso ai cieli su un carro alato.

Il vino d’Arabia

Ci vengono offerte innumerevoli ipotesi a proposito della strada presa dalla pianta del caffè verso il mondo islamico. La prima vorrebbe che alcuni mercanti di schiavi avessero conservato i chicchi delle loro spedizioni in Etiopia. Secondo un’altra, invece, i musulmani che ogni anno si recavano alla Mecca partendo dall’Etiopia avrebbero fatto conoscere il caffè attraverso la “felice Arabia” che riuniva l’Arabia Saudita e lo Yemen.

Il processo di trasformazione del chicco verde in bevanda è anch’esso assai controverso. I racconti dei primi botanici europei rivelano che gli abitanti dell’Etiopia masticavano chicchi di caffè crudo per trarre beneficio dal loro effetto stimolante. Altri scritti raccontano di un vino prodotto dal succo fermentato delle drupe mature. Questo vino, chiamato qahwa in arabo, è il caffè e poiché il Corano vieta l’uso di bevande eccitante allora il caffè fu soprannominato “ vino d’Arabia”. Agli albori il caffè era utilizzato unicamente nell’ambito di cerimonie religiose o su consiglio di guaritori; quando poi si constatarono le virtù della bevanda allora i medici cominciarono a prescriverla per la cura di alcuni mali. Da sostanza terapeutica fino al XV secolo, il caffè continuò il proprio cammino e dalla Mecca raggiunse tutta l’Arabia e poi l’Egitto, la Siria e la Turchia.

L’Europa scopre il caffè

Durante il rinascimento, le grandi scoperte e lo spirito di conquista allargarono bruscamente l’orizzonte e l’Occidente non tarda a sentir parlare del caffè tramite i mercanti che solcano il Mediterraneo e che hanno assaggiato il <vino d’Arabia>.

Sin dall’inizio del XVII secolo, i mercanti veneziani importano i primi caffè, acquistati al Cairo: è l’inizio di un commercio prospero per il Medio Oriente, il quale ne avrà il monopolio per più di un secolo. Tutti i sacchi in partenza vengono controllati: nessun chicco verde prende la via del mare senza esser stato prima tostato o bollito. L’Etiopia e lo Yemen soprattutto, sono gli unici paesi produttori a quel tempo. All’epoca in cui i veneziani ricevono il loro caffè verde, gli olandesi sicuramente molto più attivi sul mercato europeo fondano la Compagnia delle Indie Orientali. In Francia il primo ad introdurre il caffè fu Jean de la Roque nel 1644 a Marsiglia dove, però la bevanda fu considerata da alcuni curiosi troppo scura per i cristiani. La decisione fu lasciata al Papa il quale sedotto dalla bevanda fece tacere i malpensanti. I marsigliesi cominciano a proporre il caffè; il nuovo nettare deve solo convertire Parigi e Luigi XIV. L’ambasciatore di Turchia, inviato in Francia, fa scoprire alla Corte la bevanda del suo paese; essa viene trovata amara così, si pensa di addolcirla con lo zucchero. È l’inizio del grande successo del caffè.

Le metamorfosi del caffè

Ad ogni caffè la sua provenienza, a ogni piantagione i suoi metodi di lavorazione, le sue esigenze di qualità, i relativi rendimenti e i prezzi. Prima della torrefazione, il caffè nasce e si trasforma nella fascia tropicale che circonda l’equatore, tra il tropico del Cancro e il tropico del Capricorno.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi